Mostra  “FIREWORKS” di Lucia Lamberti

A partire dal 14 dicembre, il Complesso San Michele di Salerno ospiterà la mostra  “FIREWORKS”, un’ esposizione di 16 acquarelli realizzati dall’artista salernitana Lucia Lamberti, promossa dalla Fondazione Carisal e allestita e curata da Antonella Ferraro e Sandro Malossini.

Le opere, un’esplosione di colore, sono una riproduzione di fuochi d’artificio: piccoli lampi colorati capaci di riempire gli occhi e il cuore di chi li sguarda.

La mostra sarà visitabile, gratuitamente,  dal 14 al 22 dicembre 2023 e  dal 3 al 5 gennaio 2024, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

Mercoledì 27 dicembre 2023, alle ore 18.30, nella splendida cornice della sala degli affreschi, si svolgerà, invece, un incontro con l’artista che si aprirà al dialogo, raccontando di sé e del suo lavoro.

BIO
Lucia Lamberti (Salerno, 1973) è un’artista visiva e docente di materie letterarie.
Dal 2004 dà avvio al ciclo di acquerelli “smokers”, ritratti di amici e conoscenti che nel frattempo hanno anche smesso di fumare.
Nel 2006 inizia la serie delle donne armate: fermo-immagine di film d’azione in cui compare un’attrice che impugna un’arma. Le opere di questo ciclo sono state incluse nelle finali del Premio TERNA, del Premio Celeste e del Premio Combat; esposte nella mostra SHE DEVIL dello Studio Miscetti e negli Ateliers della Fondazione Orestiadi; sono state acquisite da Istituzioni pubbliche italiane e straniere.
L’attuale ricerca pittorica è incentrata sul paesaggio sia percepito attraverso filtri storici sia mediante gli strumenti per l’esplorazione o la trasformazione. Con questi lavori ha esposto in Italia e all’estero, in gallerie private e in sedi istituzionali, tra cui il MNAC di Bucarest; il Consolato Italiano a Bruxelles; il Collegium Hungaricum a Berlino; il LIAP nello Spinnerei di Lipsia al termine di una residenza; il Kaliningrad Art Museum in Russia; l’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna a Bologna.
Hanno scritto del suo lavoro Eugenio Viola, Antonello Tolve, Maria Letizia Paiato,  Gianluca Marziani, Sandro Malossini, Tiziana Di Caro, Martina Cavallarin, Achille Bonito Oliva.
Opere in collezione permanente presso TERNA, Roma; Lentos Museum, Linz -AT; Certosa Di San Lorenzo, Padula (SA); Fondazione Orestiadi, Gibellina (TP).
Attualmente vive e lavora tra Salerno e Bologna.

I “Fireworks” nascono seguendo un percorso precedentemente tracciato dagli “Incongrui”, acquerelli raffiguranti esplosioni; in quel caso le immagini rappresentano demolizioni di edifici, quindi elementi di un paesaggio progettato per le necessità degli esseri umani; in questo caso lo sguardo si alza al cielo e inquadra i fuochi d’artificio: scoppi, forme e colori si innalzano sopra la linea d’orizzonte come segnale di festa. La comunità si ferma, si concede un respiro dagli affanni quotidiani e, sollevando gli occhi al cielo, osserva lo spettacolo destinato a celebrare le feste maggiori. Se Eugenio Turri afferma che camminare significa già fare paesaggio, posso senz’altro dire che guardare è il primo atto del dipingere.

Ancora una volta si tratta di un paesaggio effimero, dinamico, come quello in cui avviene il crollo di un edificio.

Le opere di questa serie di “paesaggi brevissimi” sono state di ricognizione (a questo è dovuto il piccolo formato di gran parte di esse) necessarie per mettere a punto il procedimento per ottenere l’effetto pulito e trasparente degli acquerelli. Lavoro “alla rovescia”, cioè proteggendo il colore prima della stesura del buio della notte, ottenuto con una mescola di tempera micacea e china.