Sono 12 i progetti sostenuti dalla Fondazione Carisal, attraverso il bando 2020 “Povertà e fragilità sociali”, con oltre 30 mila euro di risorse disponibili.
Lo scorso 29 gennaio, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Carisal, su proposta della Commissione di Valutazione, ha assegnato Euro 32.539,90 per 12 progetti su 19 pervenuti in risposta al bando nel settore di intervento “Volontariato, filantropia e beneficenza”.
Il bando era aperto a Organizzazioni di Terzo Settore ed Enti Religiosi operanti nell’ambito della povertà e delle fragilità sociali, nei comuni di Salerno e dell’intera provincia.
I progetti selezionati riguardano gli ambiti delle emergenze sociali ed economiche derivanti dalla crisi pandemica in corso, e sono finalizzati al supporto di persone fragili – in particolare anziani con reti primarie deboli o assenti, detenuti, minori e famiglie in situazione di difficoltà -, aggravate anche dall’isolamento nella fase emergenziale, attraverso interventi di prossimità nel segno della solidarietà e della vicinanza.
Le iniziative riguardano la città di Salerno e la sua provincia, e vanno dall’attivazione di antenne territoriali, per segnalare nuove situazioni di difficoltà, all’assistenza leggera integrata a domicilio per anziani soli e famiglie vulnerabili, non in carico ai servizi sociali; dalla creazione di un Ambulatorio di Fragilità per il monitoraggio online della salute degli anziani soli ed in condizioni di isolamento, alla formazione di volontari e caregiver dei beneficiari; da interventi che promuovano il contatto e la relazione tra persone fragili – detenuti, minori affetti da sordità congenita, anziani – e le loro reti familiari e amicali, attraverso l’acquisto e l’utilizzo di dispositivi digitali per potenziare la comunicazione a distanza, ai corsi di alfabetizzazione informatica online per adulti appartenenti a famiglie vulnerabili, personale del carcere e volontari; dal supporto psicologico alle donne vittime di violenza familiare, a minori e famiglie ad alto rischio di marginalità sociale dei quartieri periferici, all’erogazione di attività educative, colloqui clinici psicologici, incontri individuali e di gruppo di sostegno alla genitorialità, e fino al sostegno materiale per i minori; dalle attività di contrasto all’isolamento e alla solitudine di minori affetti dallo spettro autistico, all’acquisto di una hug bike per il mantenimento delle loro relazioni familiari e amicali e per l’attivazione di forme di socialità e partecipazione nei propri contesti di vita.
Tutte le Organizzazioni ammesse al contributo saranno a breve invitate a partecipare a un incontro conoscitivo e informativo online dalla referente dell’Area Progetti, dott.ssa Gabriella Monetta.
L’elenco dei progetti ammessi a contributo è consultabile qui.