Educare i giovani al senso estetico nell’era del digitale: è il tema dell’ultima conversazione in programma, venerdì 14 marzo 2025, alle 18, al Complesso San Michele, né “I Venerdì di Caravaggio” tra conversazioni, musica e teatro.
In un sistema in cui le immagini e le tecnologie assumono sempre più un ruolo fondante, diviene indispensabile riaprire un dibattito trasversale sull’educazione al senso estetico e sui nuovi processi da porre in essere, per sostenere e dare senso ad una formazione che punti allo sviluppo di alte conoscenze, abilità e competenze dei nostri giovani.
In tale ottica, il raccordo tra le diverse Istituzioni appare fondamentale, così come la riapertura di un dibattito pedagogico ed interdisciplinare, affinché l’uso delle nuove tecnologie e gli stessi strumenti dell’IA possano essere fruiti con sempre maggiore consapevolezza, da parte dei giovani e degli stessi adulti.
Del resto, una riflessione sui sistemi di relazione e comunicazione, sulle fasi di sviluppo cognitivo e socio-affettivo –relazionale delle ragazze e dei ragazzi, a partire dall’infanzia, sul valore della motivazione, della creatività e dell’empatia, richiama in sé il valore formativo e trasversale dell’educazione al senso estetico.
Se la bellezza salverà il mondo, in un periodo di profondi cambiamenti, quale il nostro, l’educazione al senso estetico dovrebbe trovare il giusto spazio ed essere al centro di un dibattito pedagogico capace di coinvolgere tutte le Istituzioni che, pur se con ruoli e funzioni diverse, si occupano di educazione, formazione e orientamento, perché il futuro chiede nuove visioni e sguardi più consapevoli sul mondo e nel mondo.
Si confronteranno sul tema: Virgilio D’Antonio professore di Diritto dell’Informazione e della Comunicazione e Filippo Fimiani professore di Estetica e Culture Visuali del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (UNISA), Andrea Iovino Presidente Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo (Bimed) ed Ester Andreola pedagogista. A coordinare l’incontro la giornalista Barbara Cangiano.
L’evento è ideato e organizzato dalla Fondazione Carisal, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (UNISA).
L’evento è ad ingresso gratuito e libero (fino ad esaurimento posti).
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